destionegiorno
Ho cominciato a scrivere poesie molto presto, già alle elementari, per la necessità di esternare le mie emozioni, tante, troppe per restare chiuse dentro, e da allora non ho mai smesso Ho una laurea in lettere e mia professione è la gemmologia, ma la vera passione resta la poesia...sono ciò che ... (continua)
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Marinella Accinelli
Le sue 17 poesie in Sociale
acerba insicurezza
in menti di fanciulli
muove atavici istinti
e genera dolore
la pianta lenta muore
annaffiata
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silente striscia nell'anima
fino ad annientar la mente
veleno che ha sapore di lacrime
avvolge nelle sue suadenti spire
la vita tua come cobra la preda
specchio appannato il tuo futuro
impotente in balia dell'ombra di ciò che
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cresci come ramo d'ulivo
sterile terra ti nutre ma da te pretende frutto
subisci come scoglio il mareggiare
violento mare ti scuote ma ti vuole incorruttibile
attendi come fiore primavera
gelida grandine ti colpisce ma vuole il tuo
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abisso profondo d'assenza
buio freddo di luce spettrale
respiro di meccanica speranza
rumore caustico di battito innaturale
dal limbo strapparti per donarti nuova vita
Chi se non Dio?
...creati ad immagine e somiglianza sua...
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liquida l'anima mia cola
come morbida cascata
nel lago innaturale
dell'ingenuità negata
ancor tormento e dannazione
gemono in pieghe di realtà
ove fantasia bendata vive
in ferma danza di meschinità
...petali di male
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cuori spenti nella notte
braman preda inerme e pura
della tua stupidità
faran pasto dolore e paura
vortice nella tua mente
povere in calice supremo
che nell'anima tua
inocularono il veleno
ora giaci come cencio
ad urlare il tuo
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porte spalancate all'ignoranza
occhi cuciti a non percepir
l'oscuro male che avanza
chiese vuote colme di dolore
moschee come settembrini funghi
a colonizzar l'Europa di rancore
...il velo nero a coprir il volto della nostra storia...
dell'amor
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occhi di fango
laghi da cui sgorga
un fiume di dolore
...infanzia lacerata...
corpi di pietra
urlano un panico
che è anima svuotata
...silente rassegnazione...
figli di un mondo
senza amor di madre
soccombono alla
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cenci d'umanità negata
s'accalcano in umide notti
alle soglie di talami di cartone
...furono bambini anch'essi...
immondi corpi perversi
violano anime candide
alla ricerca di un potere effimero
...furono bambini anch'essi...
putridi
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arcani presagi
incedere lento di una marcia
visione onirica di una realtà incredibile
verità individuali e mai assolute
si schierano come armate
si abbattano le difese
si innalzi il divino vessillo
nello specchio rimbalzano
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sottili ife pentrano il verde ivolucro
aspirano lente ogni nutrimento
carte assorbenti di pensieri
parassiti della mente
sopravvivono alla morte
dell'inconsapevole ospite
non esiste opininione che non sia prevista
non esiste libertà
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Sangue...
grida di fratelli
odore acre di un massacro di cuori
paura
freddo
sgomento
occhi che si aprono all'orrore
di quest'angolo d'inferno
follia lucida
odio cieco
questo regna
forse Dio si è distratto
ma dov'è
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Immobile
non mangio
non bevo
non respiro
Immobile
sperando che nessuno si accorga di me
sperando che qualcuno si accorga di me
Immobile
e la vita scorre
e non la vivo
Immobile
in questo letto d'ospedale
guardando ciò che non
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Ti guardano
come fossi solo vecchia carne
Ridono
di ciò che diverranno
Non sanno
che tu sei memoria
saggezza
dolore
Non immaginano
che il tuo corpo fu più forte del loro
che il tuo cuore stanco batte d'amore
che la tua mente
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Pace
la quiete del cuore
é così difficile amare
Siamo nati con la guerra nell'anima
cresciuti nel sospetto
e la diffidenza può trasformarsi in odio in un solo istante
e divenire violenza e crudeltà
fino ad uccidere colui
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La mia notte Le lunghe notti del poeta |
Seme di vita Kahlil Gibran (Un seme nascosto nel cuore di una mela, è un frutteto invisibile. E tuttavia, se quel seme cade nella roccia, non darà mai frutto.) |
Domani Tema libero |
Per te Poesia d'amore |
Il dono Madre Teresa di Calcutta (Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice) Terzo premio |
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